Lo sponsor, di Filippo Landini

In un giorno d’estate, in una metropoli europea (probabilmente Berlino, ma potrebbe anche trattarsi di Milano, Parigi o Madrid), un pezzo grosso dell’industria transnazionale viene rapito da cinque sconosciuti. Uno di loro ha una telecamera: ha inizio il Jarry Live Show, un reality in cui il prigioniero, rinchiuso in un sotterraneo, viene sottoposto a un processo di disfacimento morale e fisico tramite l’assunzione di un acido lisergico al giorno, per un mese intero. Il tutto viene filmato e messo in onda. Il risultato è inquietante: la realtà si trasforma in fiction e il Sistema dominante viene deriso, dissacrato. Lo sponsor è un manifesto di denuncia della società contemporanea, un romanzo corrosivo ed eretico, che miscela la poetica di James Ellroy e di Jerry Rubin con stralci di manuali di guerriglia urbana. Una storia senza esclusione di colpi, dal ritmo cinematografico e dai colori visionari di un’allucinazione in streaming.

Filippo Landini è nato nel 1969 a Ferrara. Ha pubblicato una raccolta di poesie con Crocetti Editore. Quindi i romanzi Ferrara Game Over (Nomade Psichico, 2000) e Red Rec Play Black (Linea BN, 2009). A più mani ha scritto Eri tutto lungo (Linea BN, 2009) con il collettivo Alba Cienfuegos, Gruppo d’Azione con Alessandoro Casolari (Red Star Press/Hellnation, 2015) e Più di undici, Collettivo LAPS (Curva Ovest, 2022). Si occupa di produzione audiovisiva all’Università di Ferrara.

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